Uomo, 40 anni, da un pò che si interessa al guadagno online e vorrebbe iniziare, il suo problema è che non sa come generare traffico sul sito e non sa quale modello di Internet business scegliere. Sa però che preferisce imparare con audio e video online. Chi è?
Siamo noi.
Due mesi fa ho chiesto a molti di voi e ai miei amici Internet marketer di aiutarmi a lanciare una survey. Volevo sapere chi siamo tutti noi che ci interessiamo all’Internet Money, a guadagnarci da vivere online.
I risultati sono stati in qualche caso abbastanza ovvi, ma in altri casi non molto. Tanto da farmi dire che noi di Internet Money siamo un segmento di popolazione un pò a parte.
Questa non è la presentazione integrale dei risultati, ma un’anteprima perchè volevo farveli conoscere e non ho trovato il tempo di realizzare un report completo. Ma rimane mia intenzione realizzarlo (possibilmente con qualche aiuto, anche per la parte di contatto con la stampa).
Per far conoscere “al mondo” questo gruppo di persone interessantissime che siamo noi. :-
Intanto eccovi i dati più importanti.
Poche donne, come mai?
75% di chi si interessa all’Internet Money sono uomini e solo il 25% donne. Questo è un primo dato interessante, perché la percentuale di donne che usano Internet in Italia è il 43%. Questo significa che quasi la metà delle donne che usano Internet non si interessano di Internet Money. Come mai? Proprio nel paese con la minor occupazione femminile d’Europa, potrebbe essere un’opportunità. Se ci sono donne che leggono queste righe, il mio consiglio è di svegliare le donne mostrando loro le opportunità di guadagno offerte da Internet (è anche una bella idea di infoprodotto).
- Uomini: 75%
- Donne: 25%
E i giovani, dove sono?
Ho sempre avuto la sensazione che chi si occupasse di Internet Money fossero i vecchietti come me, che gli “anta” non li aspettano più. La ricerca me lo conferma: il 63% ha più di 35 anni e c’è la stessa percentuale di ultracinquantenni e di ventenni (e di nonni, come di nipoti minorenni)! Anche qui, faccio lo stesso discorso: i giovani si lamentano (giustamente) di non avere opportunità di lavoro, ma poi quando c’è un’opportunità di reddito come Internet non sono così interessati. O almeno, non sono nelle liste che sono state coinvolte da questa survey. Magari non comprano infoprodotti per imparare come si guadagna online?
- 14 – 17: 1,4%
- 18 – 24: 7,9%
- 25 – 34: 26,9%
- 35 – 44: 31,8%
- 45 – 54:22,8 %
- 55 – 64: 7,8%
- over 64: 1,4%
La grande maggioranza di noi vuole iniziare solo che…
Il 35,5% si interessa da tempo all’argomento e vorrebbe iniziare. C’è però anche un 17,5% che ha uno o più siti Internet e vorrebbe farli rendere di più. Attorno a queste persone c’è un bel 28,7% di persone che o non sapeva che si può guadagnare online, oppure è ancora scettica. La sostanza però è che volete imparare, studiate, valutate, siete quasi pronti… ma vi manca qualcosa. Che cosa?
Come generare traffico sul mio sito? Questo è il problema più importante, seguito vicinissimo dalla scelta del business Internet da fare. Almeno su questo punto, i problemi sono risolti: con i i 6 modelli di Internet Business di Italo Cillo siete a posto. E’ interessante notare che il problema di generare traffico sul sito è il problema più sentito anche da chi ha già un sito, anzi ancora di più rispetto a chi deve ancora iniziare. Sintomatico però che nella stessa classifica di interessa, “usare Adwords” abbia uno dei punteggi più bassi. Ma Adwords è il modo più semplice ed efficace per generare traffico sul sito, ragazzi. Non è che vi siete incasinati con tutte le storie del traffico naturale, seo, blog, web 2.0 e via discorrendo? Una bella campagna Adwords e via, siete in affari!
- Non ho mai pensato si potesse guadagnare online: 13,6%
- E’ da un pò che mi interesso e vorrei iniziare: 35,5%
- Ho un’idea per un business e voglio capire come procedere: 10,8%
- Ho uno o più siti e voglio farli rendere di più: 17,5%
- Ho un business offline e voglio usare Internet per aumentare il fatturato: 3,4 %
- Sono un consulente di marketing e voglio imparare le tecniche: 4,1%
- Sono scettico ho bisogno di saperne di più: 15,1%
Come vogliamo imparare
Il modo che interessa di più? Video e audio online o da scaricare (3,15 su 4). Il modo che interessa di meno? Coaching via telefono (1,88 su 4).
Il classico ebook si piazza al terzo posto, quindi è sempre un’ottima possibilità per realizzare un infoprodotto.
Bene anche gli audio e video su supporti fisici (2,73 su 4) – ma meno bene delle versioni digitali, anche questa è una notizia interessante per creare infoprodotti – e ottimamente i corsi completi multimediali (3 su 4).
Tra il coaching personale, quello che interessa di più è il coaching via email (2,42 su 4), meglio anche dell’incontro personale (2,36 su 4).
Cosa significa tutto questo? Beh, che vogliamo un’esperienza di apprendimento multimediale, ma con la massima comodità possibile, direttamente sul nostro computer, senza viaggiare.
- Libri: 2,96
- Ebook: 2,96
- Video-Audio su supporti fisici: 2,73
- Video-Audio online o da scaricare: 3,15
- Corsi completi multimediali (testo, audio, video): 3,01
- Siti ad accesso riservato agli abbonati: 2,28
- Seminari in aula: 2,16
- Teleseminari: 2,33
- Forum: 2,41
- Coaching via Email: 2,42
- Coaching via Telefono: 1,88
- Coaching dal vivo: 2,36
- Full Immersion (2-3 giorni con un esperto): 2,56
Blog, chi era costui
Un dato inaspettato è la limitata diffusione dei blog e l’ancora più limitata diffusione dei blog con Adsense (vedi la recensione su questo numero). Solo l’11% infatti ha un blog e lo monetizza con Adsense, un altro 21,8% ha blog, ma senza Adsense, ma ben il 67% non ha un blog o non sa nemmeno cosa sia Adsense.
Poichè avere un blog + Adsense è il modo più semplice per iniziare l’Internet Money, è chiaro che c’è ancora del lavoro da fare per far conoscere questa possibilità, semplice e gratuita.
- Ho un blog e monetizzo con Adsense: 11,1%
- Ho un blog ma non monetizzo con Adsense: 21,8%
- Non ho un blog: 42,5%
- Non ho un blog e non so cosa sia Adsense: 24,6%
Internet Money Italia: chi siamo, cosa vogliamo
Siamo quindi un gruppo di uomini (tanti) e donne (poche, ce ne vorrebbero di più), nel pieno degli anni lavorativi che studiano, si fanno domande, cercano risposte per trovare probabilmente un modo migliore di generare il proprio reddito: l’Internet Money.
Vogliamo più informazioni multimediali, audio e video (ma vanno bene anche i classici ebook), mentre non ci interessa tanto andare a sentire i seminari o parlare di persona con un coach.
Personalmente, terrò presente queste indicazioni nella scelta degli infoprodotti e degli strumenti che vi presenterò su Internet Money Italia.
Forse, siamo qui e abbiamo partecipato a questa survey e leggiamo (e scriviamo) Internet Money Italia perchè amiamo l’idea che, da questa piccola finestra accesa sul mondo, possa arrivare la nostra libertà.
Con un clic.
Ciao Marco,
sul fatto che ci siano pochi giovani ( pochi miei coetanei a dirla tutta ) è che nessuno gli dice che internet è una fonte di guadagno. Tempo fa avevo letto su yahoo answers ( versione americana ) che i TG americani parlano dell’internet marketing. Ok, le notizie che danno ai TG americani valgono un po’ come i consigli economici dei giornali italiani. Però è gia un passo avanti. Moltissime persone si lasciano unicamente condizionare dai continui attacchi che i TG italiani fanno alla rete.
Appena proponi ad un giovane un ebook subito vieni attaccato perchè “vuoi fregarlo”… o almeno, a me è capitato molte volte.
Secondo me i giovani vanno coinvolti in modo diverso, partendo dal “gratis” ( che è poi l’obbiettivo del mio Magazine del Successo ). Secondo me sarebbe funzionale ( e ci sto gia lavorando ) puntare a ebooks più economici e magari non con tutte le informazioni che danno i manuali costosi. Però sarebbero ideali informazioni semplici, applicabili subito e che diano risultati, anche piccoli, nel breve tempo.
Ma a beh… per ora è tutta meno concorrenza per me 😉
Complimenti Marco per la tua mailinglist. Se ti servono i grafici posso farli io senza alcun problema.
Ancora complimenti per questo tuo lavoro
Enrico S.
Ciao Marco,
appartengo alla fascia di età maggiormente rappresentata, un “vecchietto” come te insomma, e rientro anche nelle altre categorie che hanno ottenuto un maggiore riscontro.
Per quanto mi riguarda, ho sempre acquistato libri cartacei per documentarmi ed ho sempre fatto business off line anche se uso Internet dal 1995.
Sui giovani: tu identifichi Internet come una possibilità di lavoro, nella realtà è una possibilità di fare impresa, che non è esattamente la stessa cosa; quando lavoro (inteso come posto fisso) mi dici cosa devo fare, lo faccio e a fine mese mi dai lo stipendio; se faccio impresa, prima mi documento, poi lavoro tantissimo senza avere la certezza di guadagnare, anzi sono sicuro di spendere, poi forse arriva il guadagno. Anche off line i giovani sono così: poco propensi al rischio, ma disposti a sprecare tantissime energie nella ricerca del posto fisso. Poi crescendo…
Complimenti per il tuo lavoro, sei un esempio da imitare.
Se vuoi una mano per grafici e comunicati stampa… a disposizione.
Giuseppe Sisinni
Grazie ragazzi a tutti e due. Per i grafici, ho qui il foglio Excel e volevo preparare un documento con un commento + grafici per ogni voce della ricerca, più introduzione e conclusione.
Il file lo trovate qua, per chi ha voglia di fare i grafici.
https://www.internetmoneyitalia.com/risorse/analisi_survey.xls
Mi avete dato anche una buona idea con i vostri commenti che inseriremo nel report. Quindi INVITO TUTTI A COMMENTARE i dati!
Venendo allo specifico dei vostri commenti, credo anch’io che il problema con i giovani sia che nessuno gli spiega queste cose. Gli si spiega di trovarsi un lavoro perche’ questo facciamo noi genitori, perpetuando il grande inganno del lavoro.
E certo, i media non aiutano parlando sempre delle solite quattro cazzate: pedofilia, phishing, siti porno oppure delle notizie “provenienti dalla merica”.
A me piacerebbe proprio fare qualcosa per i giovani. Sono certo che deve costare poco e spiegare come creare risultati velocemente. Anche piccoli, poche centinaia di Euro al mese, fanno tutta la differenza piuttosto che lavorare al call center o da mcdonald’s o elemosinare la paghetta. Ho dei nipoti ventenni e vedo di cosa hanno bisogno. Pero’ da vecchietto non mi sento di farlo, se c’e’ qualcuno nella fascia d’eta’ giusta, parliamone.
Il ritardo del nostro paese è culturale.
Tutti i miei amici sono professori delle superiori. Usano il computer ed internet,
ma la ‘cultura’ e il lavoro vero sono loro. Forse fanno così tutte le categorie, ma loro sono quelli che danno indicazioni sul futuro e sul lavoro ai giovani. Fatica, voglia di lavorare, difficoltà per i giovani e per tutti è il loro unico vocabolario. La rete serve per comprarare i biglietti del treno o aereo e per cercare gli orari.
Parlare di Internet marketing vuol dire essere sciocchi in generale: non c’è curiosità e neanche vagamente l’idea che il mondo sta andando avanti e bisogna tenersi aggiornati e informarsi. Leggono Gadda e pensano che l’esame di stato dice tutto sul valore o meno di un ragazzo. Io non credo che i miei amici siano diversi dagli altri insegnanti: sono ancora convinti che la cultura letteraria e filosofica del nostro paese sia ottima. Per me si vive ancora sulla scia della grandezza di Dante e Petrarca, è comodo non sapere che il tempo scorre sempre più velocemente e i cambiamenti sono sempre più rapidi. Non è così tutto il nostro paese? Noi siamo i più creativi, i più fantasiosi ecc. ecc. , noi siamo buoni, non siamo razzisti come gli americani…….non c’è confronto con il resto del mondo.
La mia rischia di essere un’analisi un pò grossolana e semplicistica, lo so, ma penso che in questa ideologia da bravi ragazzi si nasconda una grande pigrizia culturale, siamo un paese stanco, che si è adagiato sulle glorie passate e ha spento ogni curiosità. E siamo anche un paese vecchio, che pensa di saperla lunga su come va il mondo e non crede in grandi novità. La nostra stampa non si interessa minimamente di quello che può accadere al di fuori dell’europa.
I giovani di conseguenza stanno a casa con i genitori che li proteggono e sostengono e hanno difficoltà ad uscire da questo immobilismo.
P.S. Non penso però che tutti i giovani dormono, anzi, direi che ce ne sono tanti ESTREMAMENTE IN GAMBA. Mi riferivo all’andamenti generale del paese.
ciao
Eleonora
Questa “survey” ha fornito dati piuttosto interessanti.
Io rientro, come credo molti di “noi”, in quella “categoria” che preferisce apprendere in libertà ed essere maggiormente coinvolto (usare più sensi contemporaneamente), quindi video, audio ed ebook, da scaricare, ancora meglio che usufruirne online.
E’ vero che, anche in Italia, la Rete si sta diffondendo sempre di più, ma non ancora quanto e come Ci piacerebbe e quindi, con il Web 2.0, risulterà sempre meno importante “scaricarsi” sul proprio computer le lezioni, e sempre più importante invece, accedere alla rete in qualunque luogo e tempo ci si trovi.
Ottima Marco, la tua idea di coinvolgere la stampa e mostrare loro, ma soprattutto a tutti coloro che utilizzano quasi esclusivamente questo modello di informazione, la realtà che si sta delineando sempre di più in Italia e passare un messaggio che, secondo me, è di primaria importanza (e che mi ha fatto “muovere il culo” e commentare): la collaborazione contrapposto a competizione, unità contrapposto a separatività, interdipendenza contrapposto a indipendenza.
Molto interessante la survey complimenti!Secondo me da noi manca una cultura generale dell’online Internet è ancora visto come il sottobosco dove si nascondono le truffe e non posso davvero biasimare chi la pensa cosi se vedo certe iniziative del mondo dei cosidetti”marketer”.Per i giovani ci vorrebbe qualcosa di immediato di concreto ma io ho un figlio che è continuamente su INTERNET e quando ho provato a proporgli di aiutare papà in uno dei suoi progetti che lo tengono tante ore al computer mi ha risposto picche!!Nemmeno con la web tv ci sono riuscito!!La colpa è anche mia che ho davvero solo ritagli da dedicare in pieno alla mia passione.>Infatti nonostante >Internet sia oramai una voce importante del mio reddito non ho avuto il coraggio di non riiprendere il lavoro tradizionale quando mi si è proposto di lavorare come consulente per l’attività on line di una azienda ho detto si .Ma a volte me ne pento perchè mi si è rallentato tutto ,nobn riesco a fare quello che vorrei,eppure basterebbe un pò di spirito di collaborazione ma trovo solo persone poco serie o che non sanno nulla e dovrei cominciare a spiegare dalla a alla z mah chissà??
Ciao Marco,
confermo i risultati della tua survey: ho amiche in cerca di lavoro, che dispongono di computer, ADSL ma quando gli parli delle opportunità che ci sono su internet ti dicono “bello!” ma poi non fanno nulla… pigrizia mentale?
E sui giovani: ho una giovane talentuosa nipote di 20 anni, che trascorre la giornata su internet, non sò a questo punto a fare cosa visto che si lamenta di non trovare lavoro… ma oltre alle chat ha mai digitato la parola “lavoro”?
Ma è la necessità che ti spinge alla ricerca di nuove opportunità, naturalmente se ci pensano mamma e papà a pagare l’affitto che necessità possono esserci?
Personalmente ho iniziato a fare ricerche su come espandere il mio business su internet quando la rata del mio mutuo mi ha messo completamente a terra!
Se ti servono illustrazioni scrivimi! 😉
Bene bene bene, Dopo aver partecipato a questo stupendo sondaggio che fa un po’ di chierezza nel mondo del web marketing italiano è molto interessante vederne i risultati. I miei commenti? Eccoveli !
Sono dei dati che mi fanno ben sperare, pensando all’Italia avrei creduto fossero dati ben peggiori.
Mi dispiace tantissimo di vedere il dato sul sesso… insomma! Solo il 25 %????
Inoltre rimango allibito sul dato dei blog….. Non avrei mai creduto questa cosa…. Io ne ho addirittura 2!
Nel complesso, però, come ho detto prima sono contento nel vedere che molta gente si stà interessanto all’argomento. Bravi ragazzi! Continuiamo così!
Finalmente i risultati di quel sondaggio!!!
ero curiosissimo!
Credo però che questi dati si riferiscano soltanto agli utenti che hanno già superato il limite di iscriversi ad una mailing list: sono certo che esiste una gran fetta di persone che non danno -per paura- la loro mail.
Inoltre sono tutte persone iscritte ad un circuito in cui bene o male si parla di guadagnare online, quindi IMHO, i dati reali sono ben peggiori di questi raccolti… che ne dici?
Certo, comunque il sondaggio ha avuto un grosso valore e ci fornisce dei dati importanti… un lavorone che solo tu potevi organizzare!
Infine, ci tengo a precisare che io sono tra quelli che hanno un blog, ma non monetizzano con Adsense, ma non è per ignoranza, quanto piuttosto, per scelta ragionata!
Per me non ha senso vendere traffico a google, preferisco mille volte le affiliazioni.
Come me, credo la pensino in molti.
1abbraccio e grazie per averci dato i risultati!
Josè
Ciao marco
secondo il mio parere in italia manca ancora una cultura “internet” la gente ,anche se il commercio elettronico sembra stia crescendo e ancora diffidente,lo e’ in un negozio fisico,figuriamoci sul web.
Andrebbe insegnata nelle scuole come materia,ma non come si accende un pc o come si scarica una canzone ma l’enormi potenzialita’ che la rete offre.
Michele
Ciao Marco, la gente in Italia è ancora troppo scettica, molti non credono neppure che si possa guadagnare online, direi la maggior parte, quando mi chiedono che lavoro fai , io rispondo semplicemente , faccio business in internet, la loro risposta è sempre la solita, come fai a fare business in internet ?
Al che lascio perdere perchè ora che glielo spiego perdo un sacco di tempo e alla fine so benissimo che nessuno farebbe mai i sacrifici che sto facendo io.
Tutti vogliono stare bene , avere i soldi facili, avere belle donne, avere macchine di lusso, etc etc , ma il mondo a parere mio è fatto di molto altro, sarò forse l’unico a pensarla cosi ?
Potrebbe anche essere , rimane il fatto che i ragazzi Oggi vogliono avere tutto, e non hanno ancora capito, che avere Internet potrebbe essere la loro soluzione, e quando glielo dici, ti dicono è impossibile.
Detto questo credo che lavorare online sia una delle più belle cose che si possa fare nella vita, non si hanno orari, non si hanno capi, non si hanno pressioni, ma si ha uan cosa molto più importante a parte i soldi che sono sempre la conseguenza di un ottimo lavoro, la nostra libertà, la vera libertà, quella che ti permette di viaggiare di andare ovunque con solo il tuo Pc e svolgere al 100% il tuo lavoro, controllando i vari conti e tutti i vari business che hai messo in piedi.
Una cosa che ci tenevo a dire, è questa, nel momento in cui tu crei un tuo prodotto e lo lanci nel Web , quel prodotto dura tutta la Vita, e prima o poi se il prodotto è valido e può portare dei benefici, molte persone con il passare degli anni se ne accorgeranno.
Come al solito noi siamo indietro rispetto altri Stati, in primis l’America, ma la cosa che mi sta facendo pensare che forse stavolta tarderemo un pò meno Anni del solito, è che di MARKETING se ne sta parlando tantissimo, e vedrete che quando qualcuno si accorgerà che il Web è la soluzione per molte aziende, ci sarà uan gara allucinante.
Come al solito mi sono prolungato moltissimo, finisco per fare una domanda a te Marco, hai letto la mia proposta che te ne sembra ?
Ci tengo molto lo sai.
Grazie a tutti e soprattutto a te Marco che continui a portare una ventata di aria Nuova ogni volta.
Alex Billico.
Vero, anzi verissimo!!
Ciao Marco,
anzitutto complimenti per l’interesantissimo, e prezioso ,survey.
I dati che sono emersi sipingono una realtà ancora di “nicchia” nel nostro paese, e come dici nei tuoi commenti “noi di Internet Money siamo un segmento di popolazione un po’ a parte.”
Detto questo sono del parere che il mercato online in Italia crescerà sempre di più, e chi come me si è proposto con una suo modello di business online avrà interessanti opportunità in futuro.
La nascita di community come questa oppure quelle di “cerchiaristretta” o di “miglioriamo” ecc… dimostrano che la macchina è già in moto e in fase di accelerazione.
Quindi allaciamo le cinture e diamoci da fare!
Chi osa vince…..
Enrico
Beh Marco, io sono dell’età giusta 😉 andando per i 20…
Secondo me, oltre a quello che hai detto tu e che ha detto Giuseppe Sisinni, il prezzo di un infoprodotto per i giovani dovrebbe essere meno proibitivo. Per carità, 29€ non sono molti, però è visto comunque come un investimento da parte di chi ha pochi soldi e soprattutto non sa come gestirli.
Per questo io sto lanciando un mini ebook ( che uscirà verso fine mese o inizi Luglio credo ) che costerà 7€, avrà i diritti di rivendita e, nonostante il potenziale di guadagno con i trucchi che do non sia indifferente, è comuqnue un guadagno molto migliore rispetto a quello che viene offerto dai lavoretti precari dei quali siamo tutti vittime.
E poi l’altra cosa che assolutamente un giovane deve capire è l’importanza della formazione. Troppe volte ci facciamo condizionare dalla pessima istruzione scolastica e ci convinciamo che sia tutta li, nei libri scolastici, la formazione.
Eleonora, hai perfettamente ragione. Il punto è che i voti scolastici vanno bene per misurare la massa ( cioè tutte le persone che pensano che la vita sia solo scuola e lavoro e non si documentano ne impegnano per raggiungere risultati ottimali ). Se proprio volessimo creare una scuola vera, una scuola che insegna a vivere nel benessere finanziario, si dovrebbero mettere come secondarie la letteratura, la fisica e tutte quelle materie che tanto vengono dimenticate dai molti e inserire la letteratura finanziaria come materia. Insegnare a gestire i propri guadagni facendo studiare il Cash Flow piuttosto che far leggere libri di Kiyosaki o Robert G. Allen. Ma questa si sa, è solo un’utopia… che si può trasformare in realtà se si trovassero persone più motivate… che per ora, sono veramente poche.
Mo scarico il file di excel e mi metto a fare qualche grafico 🙂
A presto
Enrico
p.s. vogliamo più infomarketress 😉
Ciao Marco,
essendo 33enne m’ avvicino a rientrare in quella fascia campione più numerosa per età. Se si aggregano 2 dati si vede che il 50% dlle persone tra i 25 e i 44 anni si interessano all’Internet Money. Ciò credo che più che per passione derivi dalla necessità di crearsi delle fonti idi entrate parallele ad altre attività primarie, quali i lavori tradizonali.
Come detto da altri c’è tutto un retaggio culturale che va inficiare sullo sviluppo del nostro Paese, e di conseguenza anche in questo settore se ne risente.
Il dato delle poche donne, è sempre da collegarsi ad un fattore culturale, per cui la donna stava in secondo piano nel mondo del lavoro, era sempre stato il maschio ad occuparsi di produrre reddito. Ed anche se oggi si parla di emancipazione femminile, personalmente noto una difficolta ad abbandonare queste ancore del passato. (un piccolo es: io viaggio molto per passione, con amici o da solo, mai e poi mai m’è capitato di trovare all’estero ragazze italiane che facciano ciò.. mentre in ogni posto quasi sempre trovo ragazze americane che girano in 2 o 3, o se non da sole.)
Secondo me in Italia si è legati ad una visone del lavoro ancora post dopo guerra, posto fisso se statale tanto meglio, e solita routine… putroppo o per fortuna i tempi sono cambiati, e molti non se ne voglino accorgere, l’unico campanello che fa svegliare è veder il costo della vita che aumenta e non permette di fare le solite cose da famiglia tipo.
Purtroppo io sono molto critico verso l’Italia e la società italiana d’oggi.. salto a piedi pari i commenti sul dato dei giovani, non è colpa loro ma dei genitori se non si svegliano.. mi capita di veder giovani di 23-25 anni che si considerano adulti solo perchè han la macchina comprata a rate da papà, ma con comportamenti da adolescenti, anche perchè credo che questa fascia di età si sia ampliata di gamma verso l’alto.
Tornando all’Internet Money, spesso ci si trova rallentati dalla mancanza di tempo nel sviluppare le idee, personalmente del mio blog non sono contento della grafica, ma non m’avventuro in cambiamenti perchè dovrei iniziare a cercare, studiare, imparare ad usare nuove piattaforme.. tutto comporta tempo e pazienza, infatti mi son dato 2 mesi per modificare il tutto come un sito.
Sembro un po’ critico.. ma in realtà sono molto ottimista per tutti coloro che si riescono ad avvicinare a questa realtà, forse un po’ pionieristica, ma che può dare soddisfazioni.
Un saluto a tutti..
Ale
Io sono giovane e rientro nella fascia 18-25 (ne ho 22) e tranne pochissime persone con cui ho preso dei contatti e con cui ci parliamo spesso e volentieri (una ha anche commentato questo articolo) nessuno mi ha mai aiutato a fare niente e tutto quello che sò e che ho, lo devo solo ed esclusivamente a me stesso.
Ciao Marco,
finalmente trovo il tempo per un commento 🙂
Da una rapida scorsa ai risultati, mi colpisce anzitutto la “minoranza rosa” anche se in realtà per mia esperienza personale è una conferma. Ho diverse amiche che cercano lavoro, in vario modo ho tentato di mostrar loro le meraviglie e le opportunità della Rete, e proposto di fare business insieme, ma senza successo. Mah, forse sono stata io poco convincente 🙂
Penso che in generale, non solo per le donne, ci sia una sorta di pregiudizio per tutto quello che fa web, e forse per la maggioranza è più semplice essere soggetti passivi del mezzo (ricerca informazioni, acquisti, dating) anziché usarlo come strumento per un proprio business, magari come secondo lavoro.
Personalmente, sono innamorata di Internet da oltre dieci anni. Novella Alice, pozzo delle meraviglie e un po’ anche cloaca, l’ho definito fin da allora. Fino a tre anni fa è stato un prezioso strumento per la ricerca di notizie e materiale da elaborare nei miei articoli offline, poi mi sono avvicinata alle affiliazioni e da un annetto sto studiando le opportunità di fare infomarketing. Ancora non ho trovato l’Idea, ma la mia strada è questa.
Quanto ai blog, ogni giorno ne scopro a decine, molti sono ancora proprio “diari” senza AdSense o altra pubblicità. Io ne ho aperti almeno una ventina, che aggiorno in ordine molto sparso… bisogna che trovi collaborazioni 🙂
A proposito… ora anche Technorati s’è lanciata negli ad network, con Technorati Media…
Non da ora che ho deciso di fare l’infomarketer, lavorare online per me vuol dire lavorare in autonomia (non sopporto la gerarchia) senza vincoli di orario e soprattutto lo trovo un modo ecologico ed economico di creare un’attività redditizia, occupandomi delle mie passioni e dei miei (troooppi) interessi.
Forse è il rovescio della medaglia: bisogna organizzare bene il tempo, ridurre le dispersioni (per me facile a dirsi, meno a farsi) e poi poter contare su delle partnership con affinità elettive.
E poi, studiare studiare studiare… e mettere in pratica secondo una strategia che lascia anche spazio alle intuizioni…
Oh quanto ho scritto, volevo essere telegrafica 🙂
Grazie Marco (anche) per questa iniziativa della survey, e un saluto a tutti.
Anna
P.S. L’età? Appena maggiorenne 🙂
Grazie a tutti, siamo gia’ a 16 commenti 🙂
Mi avete convinto ad anticipare un’operazione che comunque avevo voglia di fare, ma che forse non trovava mai lo stimolo giusto.
Vista la passione dei vostri interventi e anche le cose interessanti che dite, ho pensato che ci voleva un posto piu’ adeguato per discutere di questo argomento e di ogni altro che vi puo’ venire in mente. 🙂
Se andate all’indirizzo qui sotto trovate una piccola sorpresa:
http://internetmoneyitalia.ning.com/
Se avete gia’ scritto il vostro commento, potete riportarlo li’, cosi’ lo battezziamo.
Presto colleghero’ questa cosa a Internet Money Italia, per ora e’ proprio “beta”, solo per gli amici che stanno commentando questo post 🙂
Ciao Marco,
che nuova bella sorpresa 🙂
Ma bisogna registrarsi, prima di inserire i nostri interventi, giusto?
In ogni caso, io mi registro subito!
Missione compiuta 🙂
Marco, questo è il link del file excel con i grafici. Per non creare confusione ( mi sa che l’ho creata comunque 😛 ) ho messo i grafici sulla destra delle tabelle.
Se ti serve trasferirli su Word, cambiare qualcosa o convertirli in immagine fammi sapere.
Il link è: http://www.anemox.net/analisi_survey.xls
Complimenti per la comunità 😉
A presto
Enrico
Ciao Marco
Vorrei dirti complimenti e ti lo dico perchè evidentemente tante persone no sbagliano, ma non riesco ancora a capire come e da dove si inizia?. Continuo a ricevere mail, inviti, ecc.. ma scusa l’ignoranza, non ho 20 anni e mi piace internet ma come potrai intuire non sono uno esperto. Giro e giro guardo i commenti, apro e chiudo ma a la fine niente di concreto sono sempre a capo. Mi vuoi spiegare come si fa a iniziare dalla A per chi non sa niente. Grazie e spero anch’io poter iniziare e complimentarmi sinceramente. Cordiali saluti. Adrian
Commento interessante caro Adrian. Ti inviterei a farlo come argomento di discussione sul forum – appena nato – di Internet Money Italia.
Lo trovi qui:
http://internetmoneyitalia.ning.com
Come si inizia? Beh, “I 6 modelli di Internet Business” parla proprio di questo, ti invito a leggere la recensione.
http://internetmoneyitalia.com/cms/2008/06/09/6-modelli/
Non e’ che non ti voglio rispondere qui, ma lavoro ogni settimana su questo blog proprio per presentare le opportunita’ di guadagno, i corsi, gli strumenti. Ogni articolo dice qualcosa che ti puo’ essere utile.
Come iniziare? Dipende da quanto sei competente tecnicamente, da quanto vuoi guadagnare, in quanto tempo, quanto tempo vuoi dedicare, se sei piu’ portato per la scrittura o la vendita.
Ora scrivo un post sul forum di Internet Money Italia ispirato da questo tuo commento. Ti invito a partecipare!
Ciao, vorrei intervenire “a difesa” dei più giovani, io ho 25 anni e da qualche anno mi sono interessato alle possibilità di guadagno online. Purtroppo per necessita, dato che per quelli della mia età che non hanno una laurea e hanno la sfortuna di vivere in alcune zone di questo paese è molto molto difficile trovare un lavoro che tale si possa definire.
Tutto quello che ho imparato sulle potenzialità del guadagno online l’ho fatto da solo, leggendo solo le risorse gratuite che ci sono online (ed i blog come questo mi sono di grandissimo aiuto)… Perché ho letto solo le risorse gratuite? Semplicemente perché non avendo un lavoro, o lavorando quasi “gratis”, non ho mai avuto la possibilità di comprare un buon infoprodotto (che purtroppo sono molto costosi)… dovevo scegliere se comprare un ebook o andare a mangiare un pizza il sabato sera con la mia ragazza.
Fra gli ebook che ho acquistato, con prezzi dai 5 ai 15 euro, non ho trovato nulla di interessante e di veramente utile… tutte cose che avevo già imparato leggendo le risorse gratuite.
Il problema per i giovani, secondo me, è il costo alquanto alto degli infoprodotti di qualità e la mancanza di prodotti di media qualità… è per questo che ho deciso di scrivere io qualcosa per quella fascia mancante… sfruttando solo le conoscenze che ho potuto apprendere con il tempo, la voglia e l’esperienza che ho accumulato in questo settore…
Concordo totalmente. Anch’io penso che con ebook da 37, 47 o piu’ cari non si aiutano i giovani disoccupati o con stipendi da fame che sono milioni in Italia.
O i pensionati o le mamme disoccupate o chiunque prenda anche solo 1000 euro al mese.
Sto pensando da un sacco di mesi a questa cosa e non so bene come risolverla.
Vorrei dare contenuti veramente di valore, ma a un prezzo basso. Pero’ vorrei anche che sia un business. E questo e’ possibile solo avendo migliaia di clienti, non centinaia come succede con gli infoprodotti italiani anche di maggior successo (quelli di poco successo vendono nell’ordine delle decine).
Pero’ non so se il business model regge.
Magari ho bisogno di un partner giovane da pizza con la ragazza che mi dia una mano.
P.S. Se vuoi, metti questo tuo commento sul forum
http://internetmoneyitalia.ning.com/
Ho aperto una discussione sul forum… speriamo che ne esca qualcosa di interessante.
P.s. magari…
PER ME IL METODO MIGLIORE E’ PRESENTARE UNA PROPOSTA SINGOLA MOLTO SEPLICE CON SEPLICE SPIGAZIONE TRAMITE E-MAIL-CONFERMO A QUESTO PUNTO LA MIA PROPOSTA DI COSTITUIRE UN CLUB DI PERSONE DISPONIBILI AD AUTARE COLORO CHE INIZIANO UN’ATTIVITà SUL WEB Giorgio Bosi