Il vostro lavoro è stringere sempre e solo quel bullone, inviare sempre e solo quel report, controllare sempre e solo quell’ingresso o raccontare sempre e solo la stessa storia anno dopo anno? Siete gli schiavi della specializzazione. Ecco come Internet può salvarvi.
La specializzazione uccide lo spirito
Stavo chiacchierando online con una bella donna che fa la traduttrice. Super-specializzata e fiera di esserlo. Anzi, se possibile, vorrebbe essere ancora più specializzata.
Le dico “Penso che la specializzazione uccida lo spirito”. Non so come mi è venuta in mente questa frase, ma è proprio ciò che sento.
Così, in questo editoriale volevo regalarvi una riflessione da portarvi sotto l’ombrellone, luogo quanto mai propizio a domande esistenziali e buoni propositi per il futuro.
Nella mia carriera lavorativa sono sempre stato super-specializzato
- sono stato specializzato nel software sullo ZX Spectrum, un home computer del passato
- sono stato specializzato nello sviluppare applicazioni con Clipper un compilatore di dBase del passato
- sono stato specializzato nel valutare prodotti informatici cinesi e scriverne schede di vendita per gli agenti
- sono stato specializzato nello scrivere pubblicità e direct marketing (non nelle figure, solo nei testi)
- sono stato specializzato nel creare strategie pubblicitari e scrivere documenti strategici (non fare la pubblicità, solo pensarla)
- sono stato specializzato nello scrivere la pubblicità per la più grossa società di software del mondo
- sono stato specializzato nello scrivere presentazioni come ghost writer di un importante manager
- sono stato specializzato nelle strategie di CRM (non nella parte informatica, solo le strategie)
- sono stato specializzato nel creare marche e strategie di posizionament
Poi un giorno ho scoperto l’Internet Money e ho cambiato decisamente prospettiva.
Volete continuare a essere vittime della rivoluzione industriale?
La rivoluzione industriale ha inventato la specializzazione. Aveva bisogno di tante persone de-specializzate per far fare a ognuno un compito semplice. Così potevano farlo anche i bambini e i contadini analfabeti che non parlavano la lingua.
E poi l’abbiamo portato nel terziario avanzato che di avanzato non ha nulla. I nostri uffici, i nostri lavori sembrano fabbriche del diciottesimo secolo. Magari creiamo siti Internet o finanza globale ma sembra di lavorare in una filanda a vapore del 1800.
Lavoriamo con un modello di lavoro di 200 anni fa.
E siamo così inseriti in questo sistema che non lo vediamo. Ci dicono “specializzati altrimenti non trovi lavoro” e ci crediamo. Certo che non trovi lavoro nell’ingranaggio.
Ma per fortuna c’è un’alternativa all’essere una rotellina dell’ingranaggio. C’è un modo per liberarsi e tornare persone a 360° invece che a 90°. La tecnologia e la globalizzazione ti consentono di liberarti, se sai come usarle.
L’Internet Money libera il Rinascimento che c’è in voi
L’Internet Money non è l’unico modo per liberarsi. Investire in immobili è un altro modo. Fare Trading è un altro modo. Ma è certamente, l’Internet Money è il modo che meglio libera il Rinascimento che c’è in voi.
L’uomo rinascimentale (ragazze vale anche per voi ovviamente) era una persona a 360° sapeva un pò di tutto era bravo in molte cose. Anche senza essere Leonardo, l’ideale dell’epoca era una multi-competenza che faceva esprimere gli individui per come erano.
Bella forza, direte, la tecnologia era 1/1000 dell’attuale! Certo, ma è solo una subdola scusa. Certo che oggi non potete avere competenza in tutte le tecnologie che ci sono. Anzi, potete non averne neanche in una. Quello che dovete avere è apertura mentale e voglia di sperimentare.
Con l’Internet Money non dovete essere specializzati, dovete essere rinascimentali. Per spaziare dall’ideazione, alla produzione, all’outsourcing (magari in Cina o in India), al marketing, all’analisi dei dati, alla creazione di partnership, alla scrittura creativa, alla tecnologia informatica, alla psicologia. E, ovviamente, a qualsiasi argomento possa diventare un infoprodotto!
Non potete essere spiecializzati in alcuna di queste cose, ma dovete capirne un pò di tutte. E poi trovare chi fa le cose per voi, ovviamente. Fornitori specializzati.
Come dicono Robert e Alfio…
Alla fine, si tratta di fare il salto dal quadrante degli impiegati o dei professionisti, a quello degli imprenditori, come spiega Robert Kyiosaki nel suo illuminante libro “I Quadranti del Cashflow” (raccomandato).
Ma con Internet, con l’Internet Money lo potete fare l’imprenditore da soli: senza burocrazia, senza partner, senza investimenti. Questo rende l’Internet Money unico.
Internet è il perfetto strumento per seguire i consigli di Kyiosaki (o di Alfio Bardolla)
Io continuerò a mostrarvi su Internet Money Italia cosa potete fare e come potete farlo. Voi dovete metterci la voglia di sperimentare e l’impegno a sperimentare. Poi valuterete se fa per voi o no. Ma provateci.
Questo articolo mi piace proprio…e pensare che credevo che i miei mancati successi fossero dati dalla mia poca specializzazione! che mi annoierebbe a morte, mentre mi interesso di molte cose che però non sono riuscito ancora a monetizzarle bene, a parte le vendite su eBay.
Devo fare il primo importante passo verso l’ Internet Money, magari con la “bibbia”, oppure le affiliazioni o…boh! Per iniziare con facilità, ma con risultati visibili (lavorandoci sopra ovviamente…) tu cosa mi consigli?
Grazie. Ivo
Proprio un bell’articolo, forse il più bello….
Anch’io pensavo che i miei insuccessi o piccoli successi dovessero venire dalla poca specializzazione e, più mi intestardivo ad approfondire tutto (pensate solo all’intero codice sul diritto d’autore per poter scrivere un ebook), più non “ci saltavo fuori”.
A parte che Marco per me è un genio che riesce a far diventare tutto bello ma con questo articolo ha posto un problema veramente profondo e quasi esistenziale: da approfondire.
Comunque per farla breve un pò di specializzazione non guasta ma non diventiamo matti se non riusciamo ad impaginare perfettamente un blog o un ebook: l’importante sono sempre le idee.
Matt
Ivo, ma con eBay + dropshipping puoi crearti Internet Money alla grande. Perche’ non vuoi sviluppare quella cosa? Facile ma con risultati visibili c’e’ Adsense, che io non amo, ma da’ risultati visibili ed e’ facile, si tratta solo di scrivere scrivere scrivere.
Per risultati significativi invece, credo che un infoprodotto sia la strada giusta. Pero’ il marketing e’ molto importante.
Grazie Matt, per i prossimi 3-4 anni mi sento gasato da quello che hai scritto. 🙂
Ciao! bell’articolo! ti ho conosciuto tramite il teletrainig con Italo e mi ha colpito la tua operatività! Intanto che leggevo l’articolo pensavo..”ma parla come se avesse letto Kiyosaky e infatti!
Non lo so se hai letto “prima di lasciare il tuo posto di lavoro” di Kiyosaky, io avevo letto padre ricco ma questo è davvero il massimo te lo consiglio.
Ciao
e complimenti
Manuel
Dimenticavo..
la lettura è stata shockante anche per me dopo:
-una laurea specialistcia all’università
– una specializzazione in pnl
-una scuola dispecializzazione in terapia breve strategica
– una specializzazione in psicoterapia Ipnotica
Ma mi sto mettendo sulla giusta strada..
Ciao
Manuel
Ciao Marco,
tanto per ripetermi… complimenti per l’articolo che condivido fino all’ultima virgola.
Per scrivere qualcosa di originale 🙂 voglio raccontare un breve aneddoto.
Qualche anno fa, a scuola, dopo un’interessante lezione su Leonardo, mi paragonai come indole al genio di Vinci, dicendo che mi sentivo proprio leonardiana come approccio alle cose e alla conoscenza. E un compagno di classe non seppe far meglio che canzonarmi, dandomi della “presuntuosa” perché avevo osato tanto 🙂 Non aveva capito il senso della mia affermazione, cogliendone solo quello superficiale.
Sono rimasta della stessa idea, e comunque sono d’accordo con Matt che un po’ di specializzazione non guasti. Tutto sta, secondo me, nel modo di porsi nei confronti della vita. Il perfezionismo non paga. E’ importante saper chiedere aiuto e trovare dei partner e, come dice Marco, dei fornitori specializzati per tradurre le idee e i progetti in attività.
Personalmente, ci sto provando.
Anna
Bravi ragazzi, amo sempre i vostri commenti. Domani parto e sono via fino ai primi di agosto, ma ho comprato una chiavetta Tre per il mio mac, per essere collegato tramite cellulare. Quindi ho intenzione di scrivere il prox numero “on the road” 🙂
Anna, Leonardo mi sembra un bel modello…
Ciao Marco,
bell’ articolo davvero, praticamente il sunto di tutto quello che dicono ( e scrivono ) kyosaki e bardolla nei loro libri riguardo la psicologia del denaro, per quanto mi riguarda mi sto “specializzando” un po’ in option trading, ma intanto continuo a studiare e informarmi sull’ internet money grazie al tuo lavoro e quello degli altri esperti, senza il quale non saprei nemmeno l’ esistenza di questi modelli di bisness, cosi quando arriva il momento poi potrò buttarmi anche in internet!!
Grazie per la risposta, mi metterò certamente a rivalorizzare eBay ( che ultimamente mi ha un po’ deluso…) e a guardare più da vicino il resto…vedremo. Poi ti dirò.
Buone vacanze.
Ivo
Condivido, condivido e aggiungerei condivido !
Per rimanere in tema, un ottimo testo per “aggiornare” le nostre convinzioni alla versione 2.0 e’ quello di Ferriss “4 ore alla settimana”.
Essere un individuò rinascimentale e’ uma bellissima metafora. Anche io ho sempre avuto “problemi” nel mio cercare conoscenze a 360 gradi ché mi ha condotto a non specializzarmi ma a spaziare su tantissimi argomento.
Questo moralita’ aiuta tantissimo lo sviluppi della creativita’ ché si nutre delle diverse informazioni provenienti da campi diversi.
A proposito della chiavetta della 3. Io c’è l’ho per PC, ma mi sono deciso di passare al Mac così’ tre pochi giorni sarò il Fortunato possessore di un macbook pro.
Intanto stò scrivendo con un altro gioiellino Apple, l’iPhone.
Mi hanno dettò comunque ché per Mac, la chiavetta della3 non funzionava.
Tu mi confermi il contrario?
Condivido e propongo:
si potrebbero costituire piccoli gruppi di persone affini per obiettivi e capacità di integrarsi verso risultati condivisi ?
Moreno, confermo che la chiavetta Tre con il Mac funziona da dio. Infatti sto scrivendo dal parcheggio di un autogrill sulla Salerno – Reggio Calabria con il mio MacBook e chiavetta Tre.
Renato, vai sulla community di Internet Money Italia e crea un gruppo! E una discussione! Quello che vuoi! Usiamo sto strumento, l’ho messo li’ apposta for you all my friends!
http://internetmoneyitalia.ning.com/
Ciao Marco,
E’ da un’pò che seguo InternetMoneyItalia,ho letto ciò che hai scritto,posso anche essere d’accordo,ma nel mio caso,sono un chitarrista,con il “pallino del marketing”,se non avessi studiato musica,e tuttora la studio,difficilmente sarei arrivato alla professione con delle solidi basi che mi permettono di essere “competitvo”,in un ambiente non certo facile.Forse con il titolo “la specializzazione uccide lo spirito”intendi l’arcinoto detto,”imparare l’arte e metterla da parte”,cosa sicuramente vera se vuoi essere creativo e con lo spirito “attivo”.
Ho anche un’attività di network marketing,e pian piano mi sto informando,e tu sei una delle mie fonti “ispiratrici”oltre a Marco De Veglia e Giulio Marsala,su Adsense e tutti i vantaggi che può dare,sicuramente la Bibbia di Adsense,sarà il mio prossimo regalo di compleanno,non manca molto.Parto da zero.Ho intenzione di fare un blog dedicato al mondo della chitarra,dove professionisti e non possono scambiarsi idee e pareri,inoltre voglio mettere molte risorse per il mondo della musica,il problema sarà collocare la strategia Adsense,all’interno del blog,considerando i frequentatori tipo,e soprattutto vedere se è possibile creare delle affiliazioni con azienda che operano all’interno del mondo della musica,oltre a quelle italiane,pensavo a quelle americane,là il mercato è immenso.Vorrei un tuo parere a riguardo?Potrà sembrare confuso,ma ho la visione esatta di ciò che voglio realizzare.
COMPLIMENTI CONTINUA COSI’!!!
STEFANO.
Marco ci sei ancora o sei sperduto in quel di Manhattan?
Ci mancano i tuoi post geniali del giovedi….
Ti prego dicci qualcosa..
ciao
Evabbè vorrà dire che Napoleon Hill è il più coglione di tutti perchè in Think & grow rich il suo quarto principio è proprio “specialized knowledge” e io so daccordo con lui.
Non so esattamente a cosa si riferisce Napoleon Hill, ma tieni presente che scriveva all’inizio del secolo. E se il suo messaggio di base e’ condivisibile, difficilmente cio’ che concerne i metodi puo’ essere valido ancora oggi. Non e’ questione di essere coglioni, ma e’ questione di leggere e applicare valutando cosa tenere e cosa cambiare visto che il contesto e’ diverso. Inoltre Napoleon Hill e’ orientato all’imprenditorialita’ e quindi e’ coerente con il mio ragionamento che se ti specializzi per trovare un impiego entri in un circolo vizioso.
Complimenti Marco.
Ti seguo da tempo e devo dire che forse questo è uno dei più bei post in assoluto.
La specializzazione dell’era industriale ho sempre pensato fosse alquanto limitante. Nel mondo del lavoro classico lo si vede tutti i giorni, non appena il mercato stabilisce che c’è una figura professionale inflazionata, cominciano i tagli, la disoccupazione e le condizioni di precariato.
Se nel mondo del lavoro, come lo conosciamo attraverso i nostri padri, oggi trovano più spazio figure nuove, che magari hanno coltivato più di una sola specializzazione, nel mondo del web la cosa diventa molto più interessante e potenzialmente profittevole.
Quello che conta è la mentalità aperta miscelata con un po’ di creatività e determinazione. Bisogna sempre avere il coraggio di sperimentare e di mettersi in gioco.
Complimenti ancora e a presto.
Mitico !
Anche io ho iniziato con un ZX Spectrum della Sinclair
Una domanda: come fanno ad esserci commenti del 2008 al post ?
🙂
Post perfetto ,sono d’accordo completamente
Ciao Jacopo, era proprio una bella palestra la ZX Spectrum (ora credo ci sia piu’ tecnologia in un adesivo RFID, ma 25 anni fa era bello cosi’, con la tastiera di gomma). I post sono del 2008 perche’ ho ripubblicato questo articolo che avevo scritto nel 2008 e per lungo tempo avevo chiuso i commenti per dirottare sul social network NING.
Anche io sono completamente d’accordo.
Subiamo una educazione scolastica da era industriale, il cui scopo era educare le persone a svolgere (bene) un compito ma senza dover prendere decisioni. In cambio di ciò la “società” si prendeva cura della persona.
Ed ancora oggi vediamo persone che si preparano anche all’università e poi si mettono in attesa di qualcuno che gli dia un compito da svolgere.
Non siamo educati a prenderci la responsabilità di noi stessi.
Io dopo aver avuto una lunga esperienza da imprenditore nello sviluppo e vendita di software gestionale, mi sono dirottato verso il trading online.
Ora vivo principalmente di questo.
Ed a questo punto dico la mia sulla faccenda della specializzazione.
E’ errato specializzarsi conoscendo “soltanto” le cose del tuo ristretto ambito di applicazione.
Ad esempio un mio parente studia lingue ed è specializzato nella dialetti di una parte dell’africa (Somalia ed altri paesi che non ricordo). E’ molto in gamba. Ma vive da precario in ambito universitario ed avrà una unica possibilità di lavoro. Nel senso di un unico posto di lavoro.
Aspettare che il docente di quella cattedra vada in pensione. Non ci sono altre possibilità di utilizzare la sua competenza.
E’ un caso limite ma chiarisce il senso della eccessiva specializzazione.
E’ necessaria una conoscenza vasta di tutto quello che ruota intorno a ciò che fai. Occorre avere curiosità. L’approfondimento deve essere finalizzato ad avere le conoscenze sufficienti a rendere remunerativo ciò che intraprendi.
E’ chiaro che se non sai quello che fai, i risultati è difficile che potranno essere utili. Più ti approfondisci, più sei competente e più risultati puoi ottenere.
Ma in una ottica in cui devi essere autosufficiente. Non è opportuno essere una rotella di un ingranaggio che senza l’ingranaggio non ha senso.
Luigi, e’ esattamente il mio punto di vista, mi fa piacere questo interessante commento. Ti scrivero’ privatamente per chiederti del trading a cui mi sto interessando anch’io.
ciao ,ho tanta voglia di fare qualcosa su internet ,ma non so da che parte iniziare ,so fare molte cose offline ma come tradurlo online? tanti mi dicono fai cosi o cosa’ ma da dove comincio ‘?
Secondo voi è assurdo che uno abbia bisogno di (forse) cambiare città e passare da una mentalità provinciale a una più “moderna” anche per trovare ispirazione nel campo delle nuove occupazioni di cui si parla su Internet Money?
Grazie
Non e’ assurdo. Non dovrebbe essere cosi’, ma siamo esseri umani e siamo condizionati dal nostro “gruppo dei pari”. Cambiando citta’ e gruppo, possiamo fare cose differenti.