Scrive un lettore in un commento (abbrevio, ma lo puoi leggere integralmente qui):

Ho letto questa discussione con molto interesse, dato che da un sito di annunci di lavoro sono finito in un sito dove mi proponevano di acquistare un dominio .ws e poi rivenderlo agli altri e guadagnare “a catena”. […] mi affido al mio cervello (magari guasto, ma lo rispetto perchè ho solo quello) e penso che TUTTE ma proprio TUTTE queste ditte sono delle TRUFFE per molti (sfigati illusi) e dei grandi guadagni per POCHISSIMI (direttori e personaggi similari). […] A me non spennerete, anche se sono qui e sono le 6:30 del mattino e cerco annunci di lavoro perchè sono disoccupato da un paio di mesi […] dovreste vergognarvi perchè giocate sulle speranze di chi come me non sa più cosa fare ed è più fragile. Quanti ragazzi avete illuso per guadagnare su di loro e i loro amici e familiari e amici degli amici ecc che per aiutarsi l’uno con l’altro sono entrati in questo tunnel? […]

Inizialmente volevo semplicemente rispondere nel commento, ma ho pensato che questo lettore ha proprio introdotto l’argomento a cui penso da mesi (da giugno): come aiutare veramente le persone a creare il proprio reddito online.

Perchè questo blog è un fallimento

Quando è nato questo blog (marzo 2007) avevo un’idea: farne il “magazine” del guadagno online in Italia. Come un magazine specializzato mi aspettavo di scrivere recensioni e varie rubriche. In prospettiva ci sarebbero stati anche collaboratori esterni. Come si pagava il tutto? Con le affiliazioni, ovvero con link nelle recensioni e magari in banner che pagavano una commissione in caso di vendita.

E così bene o male ho fatto: scritto recensioni, scritto articoli su varie rubriche, messo link affiliati e addirittura avuto qualche “guest blogger” che ha scritto ottimi articoli. Ma l’idea non ha funzionato e me ne sono accorto ben presto.

Innanzitutto, in Italia ci sono troppo pochi prodotti nel settore del guadagno online per avere varietà e non proporre sempre le solite cose. Aggiungi che negli ultimi anni è arrivata la mania del “lancio” e quindi i prodotti non sono nemmeno disponibili tutto il tempo. Quindi dal punto di vista monetario la cosa non sta in piedi: e infatti questo blog ha guadagnato in media 4-500 euro al mese. Non abbastanza per dedicarci un tempo sufficiente a farlo crescere. E così ha raggiunto e superato i 4 anni d’età senza mai veramente diventare una blog “professionale”.

Ma il fatto che guadagni due lire non è il vero motivo per cui dico che questo blog è un fallimento.

Il vero motivo è che c’è un enorme conflitto di interesse.

Perché Berlusconi mi fa un baffo

Berlusconi con il suo conflitto di interesse fa un baffo a un blogger che scriva recensioni e poi ci metta dei link affiliati.

Perché ragazzi, io quando scrivo cerco di essere obiettivo, ma voglio che clicchiate sui link della mia recensione o della mia citazione e compriate il prodotto.

Il concetto dell’affiliazione è veramente borderline dal punto di vista etico. E’ come l’amico che è in Herbalife e ti fa provare l’integratore quando vai a trovarlo: sì, magari è interessato alla tua salute, ma spera vivamente di iscriverti sotto di sè, almeno come cliente.

Il problema nei paesi di lingua inglese si pone meno: ci sono così tanti prodotti che è plausibile (anche se tutt’altro che certo) che il blogger abbia scelto veramente un prodotto che gli piace e lo convince.

Ma un blogger italiano ha 4 prodotti in croce tra cui scegliere. E quindi io (e gli altri che come me hanno blog e promuovono corsi sul “guadagnare online”) alla fine che dobbiamo fare? “Recensiamo” i prodotti sperando di presentarli così bene che qualcuno li compri.

Dico chiaramente: non ho mai spinto infoprodotti che pensavo fossero delle merde. Li ho sempre valutati (più o meno approfonditamente, è dipeso da tante cose) e ho giudicato che potessero essere d’aiuto e quindi non era sbagliato promuoverli. Ma diciamo che ho tenuto a bada il mio spirito critico.

Evidentemente i prodotti erano discreti, non ho mai avuto gente che mi ha scritto dicendomi “bastardo mi hai fatto comprare una merda”. Spero proprio di no.

Ma detto questo, alcuni mesi fa mi sono guardato allo specchio e mi sono detto “basta”.

Cosa è successo alcuni mesi fa che forse potrebbe esserti d’aiuto a guadagnare online

Alcuni mesi fa mi è capitato di avere 3 infoprodotti che venivano lanciati in contemporanea sul mercato. E poichè sono conosciuto come “il vecchio papà bonario dell’Internet Marketing” tutti e tre gli autori mi conoscono e mi hanno chiesto di promuovere i loro prodotti. E io ho detto di sì, come ho (quasi) sempre fatto.

Ho fatto queste promozioni e poi, appunto, ho detto “basta, non voglio più fare una cosa così”.

Intendiamoci: tutto il mercato mondiale dell’Internet marketing funziona con tizio che promuove caio che promuove sempronio che promuove tizio. Tutti si promuovono a vicenda con grandi pacche sulle spalle e inciuci di liste. In Italia siamo veramente alle elementari in confronto a ciò che si fa negli USA e in generale nel grande mercato di lingua inglese. Anche i prezzi in Italia sono relativamente “popolari”: è un mercato più piccolo, più primitivo, assai meno competitivo.

Ma il punto non è questo. Non è che se è prassi nel mondo dell’Internet marketing, allora va fatto. Non è che stiamo vendendo prosciutti.

Stiamo vendendo speranze. Stiamo vendendo possibilità di una vita migliore. Stiamo vendendo opportunità di portare i soldi a casa e sfamare la famiglia invece di essere disoccupati.

Con queste cose in ballo, l’etica è essenziale.

E quindi ho detto basta al conflitto di interessi. Basta con le recensioni e con la promozione dei prodotti di altri con link affiliati e fini commerciali.

Magari ci saranno occasioni, di qualcosa che giudico veramente valido e allora te ne parlerò. O magari invece di qualcosa che giudico veramente pessimo e te ne parlerò perchè lo eviti.

Ma ho deciso che Internet Money Italia non può essere un magazine. Non ha senso in questo mercato. E non ti aiuta.

Cosa può diventare Internet Money Italia

L’unica cosa valida e utile che posso fare su Internet Money Italia è raccontare la verità.

Dirti, dopo 7 anni che bene o male mi occupo di “come guadagnare online”, cosa penso che funzioni e cosa penso che sia una stronzata.

Spiegarti magari una tecnica che ho usato e che funziona. Un metodo che ho scoperto e che funziona. Oppure una cazzata che ho fatto o una delusione che ho avuto da un’idea che pensavo spaccasse (così non fate anche voi le stesse cose).

Mi piacerebbe trovare italiani che stanno guadagnando online e presentarli su Internet Money Italia. Non dico che guadagnano milioni, non dico neanche centinaia di migliaia di euro: ma se portano a casa uno stipendio con un sito Internet, sarebbe bello conoscerli e farteli conoscere. (Non credo sia facile: quando uno trova una nicchia che funziona non ha voglia di raccontarla in giro. Però a me incuriosirebbe e credo anche a te).

Ecco, queste sono le cose che potrei fare su Internet Money Italia.

La domanda è: come remunerare questo lavoro?

Le risposte sono due: o vendo miei prodotti, o faccio pagare l’accesso a Internet Money Italia.

E quindi lo chiedo a te:

per imparare a guadagnare online preferisci…

  • pagare una (piccola) cifra mensile per accedere a consigli e informazioni totalmente obiettivi?
  • avere le informazioni obiettive in miei infoprodotti da acquistare?
  • continuare così, te ne freghi del conflitto di interessi, va bene il blog gratis e i link affiliati?

Rispondi scrivendo il tuo commento!

Ovviamente sono felice se mi aggiungi anche il tuo commento in generale a questo articolo (ci ho messo mesi a decidermi di scriverlo).